Religione in Ucraina
Come la maggior parte dei paesi europei, l'Ucraina inizialmente era una nazione pagana. Nel 988 a.C. il principe Vladimir il Grande di Kiev si convertì alla religione cristiana ortodossa e trascinò il paese sotto l'influenza dell'Impero Bizantino. Il periodo fu caratterizzato da una conversione di massa. Nonostante i numerosi e travagliati cambiamenti, la religione ortodossa è tutt'ora la religione più diffusa, con il 70% degli ucraini battezzati mediante il rito della Chiesa ortodossa.
La religione ortodossa fu introdotta in un tempo in cui le scritture non erano ancora state tradotte e la comprensione dei testi era quindi riservata a pochi. Gli uomini di quel tempo accettarono il Dio della cristianità, ma tutt'ora hanno mantenuto alcune tradizioni pagane. Il risultato fu una sorte di coesistenza delle due tradizioni e dei rispettivi rituali, come è possibile osservare ancora oggi durante la festività pasquale.
La traduzione delle scritture e della liturgia in lingua slava significò un grande passo avanti per tutti quei cristiani ortodossi ucraini che fino ad allora non avevano potuto accedere alle scritture. Oggi molti ucraini posseggono una loro Bibbia personale che hanno letto passo dopo passo, ma la maggior parte di loro faticano ancora molto a comprendere le scritture senza l'aiuto di qualcuno che illustra loro i passaggi più importanti. A questa grave mancanza, si aggiunge l'ateismo comunista, che ha contribuito a lasciare un forte vuoto nello spirito religioso ucraino.
Oltre ai cristiani ortodossi, ci sono una minoranza di cristiani cattolici, protestanti, ebrei e un numero di altre religioni minoritarie.